Neverdream ‘SOULS 26-04-1986’


(Autoprodotto/Kick Agency 2006)

Vi ricordate quel film discretamente sfigato uscito tempo fa che s’intitolava ‘Volevamo essere gli U2’? Oggi potrebbe essere rifatto con ‘volevamo essere i Dream Theater’, visto il discreto numero di band che si rifà a Petrucci e compagnia (più o meno) bella.
Facezie a parte, anche il progressive metal/rock dei Neverdream va chiaramente in quella direzione e, come con l’album precedente, anche ‘Souls 26-04-1986’ è un concept album stavolta ispirato a una delle più grandi tragedie degli ultimi vent’anni: l’esplosione di Chernobyl.
Nei sessanta ricchi minuti dell’album, il gruppo romano riesce nel compito non facile di coinvolgere l’ascoltatore e di evocare proprio le linee della tragedia: le ferite fisiche ed emotive, le urla di disperazione di chi muore, la tristezza di chi sopravvive. Musicalmente i sei se la cavano proprio bene, Fabrizio Dottori al sax poi arricchisce sapientemente lo spettro sonoro.
Peccato che spesso le linee vocali non siano all’altezza della situazione, su Victims per esempio la voce stagna un po’ su toni piuttosto soft senza dire granchè, e generalmente non risulta comunque di gran rilievo.
Però la scelta dei Neverdream rimane comunque da premiare, se non altro per essere riusciti nel loro non facile intento di realizzare un’opera musicale ispirata a un argomento piuttosto drammatico. Da ascoltare, almeno una volta.

Voto: 7

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